Ricette

POLPETTE DI FAGIOLI CANNELLINI

INGREDIENTI

350 g di fagioli cannellini

Mezza carota

Mezza cipolla

Olio evo

Pangrattato

20 g Parmigiano reggiano o lievito alimentare in scaglie

Semi di sesamo

Pepe

Prezzemolo

PROCEDIMENTO

Pulite carota e cipolla.

Sgocciolate i fagioli e sciacquateli sotto acqua corrente.

In un mixer frullate: carota, cipolla, fagioli, due cucchiai di pangrattato e il parmigiano.

Dovreste ottenere un composto denso e omogeneo (se sembra troppo morbido aggiungere un cucchiaio di pangrattato).

Aggiungete pepe e prezzemolo tritato e mescolate.

Mettete in un piattino del pangrattato e dei semi di sesamo; col composto ottenuto formate delle piccole polpette da impanare.

Riscaldate in padella un filo d’olio e cuocete le polpette finché non risulteranno dorate. In alternativa potete cuocerle in forno a 180 °C per circa 15 minuti.

 

Ricette

FARINATA DI CECI

Non sempre è semplice introdurre i legumi nell’alimentazione dei più piccoli (a dir la verità, molte volte nemmeno in quella dei grandi 😄)…la strategia che molto spesso utilizzo e quella di iniziare ad introdurli in forma passata nelle minestre, oppure nelle polpette. Un po’ con l’inganno? Esattamente, ma almeno iniziano ad abituarsi un pochino al sapore.
Oggi però voglio proporvi un altro modo…utilizzando la farina dei legumi! Con della farina di ceci e pochi altri ingredienti potrete ottenere una strepitosa farinata.

INGREDIENTI:
150 g di farina di ceci
450 g di acqua
25 g di olio evo
mezzo cucchiaino di sale
un pizzico di pepe nero
una zucchina piccola (facoltativa)

PROCEDIMENTO
In una ciotola mettere la farina e aggiungere molto lentamente e mescolando con una frusta l’acqua. Lasciare riposare il composto per circa mezz’ora a temperatura ambiente. Con l’aiuto di un mestolo forato rimuovere la schiuma formatasi sulla superficie del composto.
Aggiungere l’olio, il sale, il pepe e la zucchina grattugiata finemente. Mescolare il composto.
Preriscaldare il forno a 220 °C. Bagnare e strizzare un foglio di carta da forno e rivestire una tortiera (diametro circa 26-28 cm).
Trasferire il composto nella tortiera e cuocere in forno per 50-55 minuti. Servire calda o tiepida.

 

Articoli

Legumi: Odi et Amo

Odi et amoper i legumi infondo è un po’ così.
Durante il colloquio con i pazienti, mi rendo conto che a molti piacciono, ma quando poi si scava più a fondo ciò che emerge è che il consumo non è così assiduo: lenticchie durante il periodo natalizio (rigorosamente insieme al cotechino), fagioli e ceci in qualche minestra e, perché no, un occasionale riso e piselli. Non abbastanza direi… Continuando a scavare, emerge quasi sempre che il motivo per cui non vengono consumati è da imputare a effetti intestinali, diciamo così, poco desiderati.

L’intento di questo è articolo è duplice: da un lato capire perché causano problemi intestinali e come cercare di arginare il problema, fornendovi qualche spunto per aumentare il loro consumo nell’arco della settimana.

Iniziamo subito con il dire che se non avete particolari patologie (es. colon irritabile) ma i legumi vi turbano l’intestino è perché non siete abituati a consumarli frequentemente. Inoltre, un errore molto comune quando si iniziano a modificare le abitudini alimentari è quello di partire a mille: si introducono molte fibre (frutta, verdura, cereali integrali, legumi…), ma a questo il nostro corpo non è abituato… povero, dobbiamo dare anche a lui il tempo di adeguarsi.

Quindi, iniziamo a vedere come comportarci per far sì che il nostro corpo non risenta troppo di un consumo più frequente di legumi.

CONSIGLIO N° 1: INIZIAMO A INSERIRLI GRADUALMENTE NELL’ALIMENTAZIONE

Se fino a oggi consumavamo legumi sì e no una volta a settimana, non possiamo pensare di introdurli un giorno sì e l’altro pure.

Quindi, ipotizziamo di volerli consumare almeno tre volte a settimana: ottima idea, ma con gradualità. La prima settimana iniziamo a consumarli una volta, la seconda settimana un paio di volte e così via…

CONSIGLIO N° 2: UNIAMOLI A FONTI PROTEICHE DIVERSE Ricordiamo che i legumi sono una fonte proteica vegetale (ma non scordiamoci che contengono anche carboidrati complessi, vitamine, sali minerali e fibre). Può essere utile inserirli nell’alimentazione mixando tra loro fonti proteiche diverse, in questo modo aumenteremo la frequenza settimanale e potremo anche scoprire nuovi abbinamenti… Lo so, starete tutti pensando allo spezzatino con i piselli, ma potreste provare anche fagioli e tonno (per esempio con delle polpette, qui un’idea) o uova e ceci o, perché no, delle salsine di legume (tipo hummus) con cui accompagnare carne e pesce.

CONSIGLIO N° 3: SE UTILIZZATE IL LEGUME SECCO, ESEGUITE UN AMMOLLO CORRETTO

I legumi secchi devono essere ammollati in acqua (utilizzando almeno il doppio del loro volume) e quest’acqua meglio cambiarla almeno un paio di volte durante il riposo. I tempi di ammollo variano in base al legume, ma generalmente trovate le indicazioni sulla confezione.
Un adeguato ammollo permette di eliminare buona parte degli anti-nutrienti presenti nei legumi. Anti-nutrienti? Termine strano… cosa significherà mai? Semplice, sono sostanze che possono ostacolare l’assorbimento di alcuni nutrienti. La presenza di queste sostanze non deve spaventare, ma dobbiamo solo cercare di ridurne al minimo la concentrazione!

CONSIGLIO N° 4: UTILIZZATE L’ALGA KOMBU, SIA PER LA FASE DI AMMOLLO CHE PER LA COTTURA
L’alga kombu è un alga con proprietà lenitive per la mucosa intestinale, che permette di “ammorbidire” le fibre degli alimenti con cui viene cotta: in questo caso renderà il legume più digeribile, diminuendo i disturbi intestinali. Inoltre è in grado di “legare” le famose sostanze anti-nutrienti.
Ne basterà un piccolo pezzettino!

CONSIGLIO N° 5: UTILIZZATE UNA PENTOLA IN TERRACOTTA PER LA COTTURA
Nelle nostre cucine non è sempre presente, ma sicuramente la potrete trovare dalle vostre nonne =).
La pentola in terracotta ha la capacità di scaldarsi molto lentamente e, ancor più lentamente, rilasciare il calore assorbito. Di conseguenza, i cibi mantengono più a lungo il calore. Inoltre i legumi tendono a indurirsi meno rispetto alla cottura in pentole di metallo.

CONSIGLIO N° 6 : ELIMINATE LA BUCCIA PER RENDERLI ANCOR PIÙ DIGERIBILI
Per eliminare la “buccia” dovete utilizzare un passaverdura, in questo modo rimarranno nella parte superiore e riuscirete a ottenere una crema omogenea, riducendo così il contenuto in fibra e anti-nutrienti (molto presenti nella buccia). Non utilizzate però un frullatore, l’effetto ottenuto non sarà lo stesso. Eliminare la buccia, ammettiamolo, è una scocciatura: in alternativa potete utilizzare inizialmente legumi decorticati, come per esempio le lenticchie rosse… oppure vedete il prossimo consiglio.

CONSIGLIO N° 7: UTILIZZATE I LORO DERIVATI (es. farine o pasta)
Negli ultimi anni sugli scaffali dei supermercati, anche più comuni, possiamo trovare la pasta di legumi. L’avete mai vista? È una pasta interamente fatta con la farina del legume… se ne trovano di tutti i tipi (piselli, fagioli, lenticchie, sia fresca che secca). Oppure un’altra alternativa sono le farine dei legumi, la più conosciuta forse è la farina di ceci, con cui potete davvero sbizzarrirvi (qui la ricetta per una farinata) dal salato al dolce, ma ne esistono di tutti i tipi!
In entrambi i casi, venendo utilizzata la farina, i legumi risultano molto più digeribili!

SE SIETE PIGRI…

Potete utilizzare la pentola a pressione per la cottura dei legumi (in questo modo dimezzerete i tempi di cottura).

SE SIETE MOLTO PIGRI…
Potete utilizzare i legumi già cotti e, quindi, i legumi in scatola, avendo l’accortezza di sciacquarli sotto acqua corrente prima del consumo e preferendo, se possibile, quelli conservati nel barattolo in vetro.

Spero di avervi fornito qualche spunto utile per superare la fobia da legume e iniziare a inserirli più frequentemente, ma con gradualità, nella vostra alimentazione!

Ricette

ZUPPA DI LENTICCHIE

INGREDIENTI

80 g di cipolla

80 g di carota

30 g di sedano

uno spicchio di aglio

30 ml di olio evo

800 g di acqua

una foglia di alloro

150 g di zucchine

150 g di patate

un cucchiaino di sale

un cucchiaino di curry o curcuma

150 g di lenticchie secche (o 450 g di lenticchie cotte in scatola)

PROCEDIMENTO

Sciacquare sotto acqua corrente le lenticchie e metterle in ammollo in acqua circa 3 ore.

Tritare carota, cipolla e sedano. In una casseruola mettere il trito con l’olio evo e lo spicchio d’aglio. Far rosolare a fuoco basso per circa 5 minuti. Nel frattempo tagliare a pezzi di circa un centimetro patate e zucchine. Aggiungere patate, zucchine e lenticchie nella casseruola. Coprire il tutto con l’acqua ed aggiungere alloro, sale e curry. Far cuocere a fuoco medio per circa 30-40 minuti.

Se decidete di utilizzare le lenticchie in scatola, aggiungetele cinque minuti prima del termine della cottura.

Servire la zuppa calda, insieme a del pane integrale tostato!

Per chi avesse il bimbi, può seguire i passaggi della ricetta “zuppa di lenticchie”

Buon appetito!

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POLPETTE DI FAGIOLI E TONNO

POLPETTE DI FAGIOLI E TONNO
Recentemente vi avevo lasciato la ricetta delle polpette con merluzzo e zucchine, visto il successo riscosso ho deciso di proporne un altro tipo. Questa volta l’ingrediente principale è un legume, insieme a del pesce. Anche in questo caso la scelta non è casuale, come per il pesce, anche i legumi sono un alimento spesso “difficile” da introdurre nell’alimentazione, soprattutto per i bambini. Ma con le polpette…non si sbaglia mai! Non vi resta che provarle😊

INGREDIENTI (per 4 persone)

500 g di fagioli borlotti (o cannellini o fagioli rossi) lessati
100 g di tonno in scatola al naturale
1 scalogno
pangrattato (60 g nell’impasto e 100 g per la panatura)
Olio evo
prezzemolo

PROCEDIMENTO

Frullare in un mixer scalogno, tonno, fagioli, prezzemolo e pangrattato; in base alle vostre preferenze potrete decidere se mantenere un impasto piuttosto grossolano, oppure tritare tutto fino a ridurre in purea.

Formare delle polpette con l’impasto ottenuto e panarle leggermente nel pane grattugiato.

Disporre le polpette formate in una teglia rivestita con carta forno, aggiungere un filo di olio e infornare per 20 minuti a 180 °C. Servire calde.

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Benvenuto Ottobre, benvenuta zucca!

L’autunno è arrivato, e con lui è arrivata anche la protagonista indiscussa delle nostre tavole: la zucca!

 

Ne avevo già parlato l’anno scorso qui, proponendo alcune ricette. Era già stato sottolineato il fatto di come sia un alimento estremamente versatile, si presta bene sia per ricette salate che dolci.
Esistono moltissime varietà di zucca, differenti per colore, forma, spessore della buccia e contenuto zuccherino della polpa. In realtà, non tutti sanno, che esistono anche delle varietà ornamentali dalle forme e dai colori più disparati.

 

Oggi però voglio approfondire con voi un paio di aspetti: le sue proprietà nutrizionali e qualche falso mito legato ad essa.

La zucca, essendo un vegetale è ricca in carotenoidi, vitamine (vitamina C, vitamina E e vitamine del gruppo B) e sali minerali (importante l’apporto di potassio, rame, manganese, ferro e bromo). Notevole anche l’apporto di fibra, che permette di regolarizzare il transito intestinale.

E per quanto riguarda le *calorie* ? La zucca lascia sempre tutti molto perplessi, un po’ come per l’anguria (ne avevo parlato qui), spesso la credenza è che sia calorica, forse per il suo sapore dolciastro…ma sfatiamo questo falso mito: 100 g di alimento apportano poco più di 20 kcal!

Un altro errore che spesso si commette è quello di considerare la zucca un carboidrato, visto il suo indice glicemico (IG) abbastanza elevato, pari a 75 (come quello delle patate). Se però ci limitiamo a valutare il solo indice glicemico commetteremmo un grave errore. L’indice glicemico è un parametro che classifica gli alimenti in base alla loro influenza sul livello di glucosio nel sangue (glicemia).

Tuttavia, è importante considerare anche la quantità di carboidrati che si assumono con un determinato alimento. A questo punto entra in gioco un altro concetto, quello di carico glicemico, che farà ribaltare le sorti della nostra zucca😊

Il carico glicemico valuta infatti l’effetto sulla glicemia di un alimento basandosi sulle quantità effettivamente consumate.

Prendete carta e penna e facciamo insieme due calcoli:
– 100 g di zucca contengono circa 6,5 g di carboidrati
L’indice glicemico, abbiamo detto essere pari a 75, e questo indipendentemente dalla quantità.
Il carico glicemico è dato dalla seguente formula

CG = (IG x g carboidrati) /100,

quindi per la zucca è pari a

(75×6,5)/100=4,8.

Valore molto basso se lo confrontiamo a 100 g di zucchero
– 100 g di zucchero contengono 100 g di carboidrati.
Essendo l’IG dello zucchero pari a 100, ne consegue che il CG sarà anch’esso pari a 100.

Questa breve parentesi di calcoli, anche un po’ noiosa, spero vi sia servita per farvi mangiare una bella vellutata di zucca senza inutili paranoie😊

Un altro aspetto molto interessante di questo ortaggio è che, un po’ come si dice per il maiale, della zucca non si butta via nulla! Infatti oltre alla polpa, e alla buccia, che è commestibile, non dobbiamo dimenticarci dei semi.

Questi rappresentano un concentrato di nutrienti, sono ricchi in vitamine e Sali minerali, ma hanno anche un notevole contenuto in termini di carboidrati, proteine e grassi. E’ doveroso sottolineare che 100 g di semi essicati e non salati forniscono circa 540 kcal (nettamente diverso dalla polpa)!

Come fare a preparali? Lavateli accuratamente e asciugateli. Sistemateli in una teglia da forno e cuoceteli a 150° per 50 minuti. Questi possono essere un ottimo spuntino spezza fame, oppure possono essere utilizzati nelle insalate, nel pesce, nella carne…il loro utilizzo è molto vario, proprio come la polpa!

Non mi resta che lasciarvi un’ultima ricetta fatta da una mia carissima amica (qui), forse una delle più classiche, ma anche una delle più squisite…la vellutata. Qui troverete una versione molto golosa, forse fin troppo…se siete a dieta, o comunque tenete alla vostra linea, vi consiglio di sostituire la crema di zola, con un formaggio più leggero, una ricotta si presta sempre bene!

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RISO ROSSO CON PESTO DI ZUCCHINE, BASILICO, NOCCIOLE E POMODORI SECCHI

Ingredienti (per 4 persone):

320 g di riso rosso

250 g di zucchine

30 g di nocciole

4 pomodori secchi

basilico

20 g di olio evo

sale q.b.

pepe q.b.

Procedimento: 

Lessare il riso rosso in acqua bollente salata. Il tempo di cottura dipende dal riso, generalmente ha un tempo di cottura abbastanza lungo, circa 30-35 minuti. Nel mentre possiamo occuparci del pesto!

Il primo passaggio è quello di reidratare i pomodori secchi: mettere i pomodori in un pentolino con acqua fredda e un cucchiaio di aceto, porre sul fuoco, portare a bollore ed attendere che risultino ben idratati.

In una pentola far scaldare un cucchiaio di olio e saltare le zucchine, tagliate a cubetti di circa 2 cm, a fiamma vivace. Terminata la cottura frullare nel mixer nocciole, zucchine, pomodori secchi, sale, pepe. Al pesto ottenuto aggiungere poi un cucchiaio di olio e dell’acqua di cottura del riso così da ammorbidirlo.

Terminata la cottura del riso, scolarlo e condirlo con il pesto preparato.

Impiattare e servire.

Ottimo anche nella versione fredda =)

 

 

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ZUPPA DI FARRO, CECI E FUNGHI

INGREDIENTI (PER 2 PERSONE)

100 g di farro

240 g di ceci lessati

mezza cipolla

200 ml di salsa di pomodoro

100 g di funghi

olio evo

sale

pepe

rosmarino

PROCEDIMENTO

In una casseruola versate il farro insieme ai funghi (reidratati in acqua per 30 minuti). Unite la salsa di pomodoro e 250 ml di acqua. Aggiungete la cipolla tritata e portate a cottura, aggiungendo i ceci lessati una volta trascorsa la metà del tempo. Il tempo di cottura dipende dal farro che utilizzate (generalmente 20-30 minuti). Terminata la cottura servite la zuppa ben calda con un filo d’olio, una macinata di pepe, un pizzico di sale e del rosmarino tritato finemente.