L’autunno è arrivato, e con lui è arrivata anche la protagonista indiscussa delle nostre tavole: la zucca!
Ne avevo già parlato l’anno scorso qui, proponendo alcune ricette. Era già stato sottolineato il fatto di come sia un alimento estremamente versatile, si presta bene sia per ricette salate che dolci.
Esistono moltissime varietà di zucca, differenti per colore, forma, spessore della buccia e contenuto zuccherino della polpa. In realtà, non tutti sanno, che esistono anche delle varietà ornamentali dalle forme e dai colori più disparati.
Oggi però voglio approfondire con voi un paio di aspetti: le sue proprietà nutrizionali e qualche falso mito legato ad essa.
La zucca, essendo un vegetale è ricca in carotenoidi, vitamine (vitamina C, vitamina E e vitamine del gruppo B) e sali minerali (importante l’apporto di potassio, rame, manganese, ferro e bromo). Notevole anche l’apporto di fibra, che permette di regolarizzare il transito intestinale.
E per quanto riguarda le *calorie* ? La zucca lascia sempre tutti molto perplessi, un po’ come per l’anguria (ne avevo parlato qui), spesso la credenza è che sia calorica, forse per il suo sapore dolciastro…ma sfatiamo questo falso mito: 100 g di alimento apportano poco più di 20 kcal!
Un altro errore che spesso si commette è quello di considerare la zucca un carboidrato, visto il suo indice glicemico (IG) abbastanza elevato, pari a 75 (come quello delle patate). Se però ci limitiamo a valutare il solo indice glicemico commetteremmo un grave errore. L’indice glicemico è un parametro che classifica gli alimenti in base alla loro influenza sul livello di glucosio nel sangue (glicemia).
Tuttavia, è importante considerare anche la quantità di carboidrati che si assumono con un determinato alimento. A questo punto entra in gioco un altro concetto, quello di carico glicemico, che farà ribaltare le sorti della nostra zucca😊
Il carico glicemico valuta infatti l’effetto sulla glicemia di un alimento basandosi sulle quantità effettivamente consumate.
Prendete carta e penna e facciamo insieme due calcoli:
– 100 g di zucca contengono circa 6,5 g di carboidrati
L’indice glicemico, abbiamo detto essere pari a 75, e questo indipendentemente dalla quantità.
Il carico glicemico è dato dalla seguente formula
CG = (IG x g carboidrati) /100,
quindi per la zucca è pari a
(75×6,5)/100=4,8.
Valore molto basso se lo confrontiamo a 100 g di zucchero
– 100 g di zucchero contengono 100 g di carboidrati.
Essendo l’IG dello zucchero pari a 100, ne consegue che il CG sarà anch’esso pari a 100.
Questa breve parentesi di calcoli, anche un po’ noiosa, spero vi sia servita per farvi mangiare una bella vellutata di zucca senza inutili paranoie😊
Un altro aspetto molto interessante di questo ortaggio è che, un po’ come si dice per il maiale, della zucca non si butta via nulla! Infatti oltre alla polpa, e alla buccia, che è commestibile, non dobbiamo dimenticarci dei semi.
Questi rappresentano un concentrato di nutrienti, sono ricchi in vitamine e Sali minerali, ma hanno anche un notevole contenuto in termini di carboidrati, proteine e grassi. E’ doveroso sottolineare che 100 g di semi essicati e non salati forniscono circa 540 kcal (nettamente diverso dalla polpa)!
Come fare a preparali? Lavateli accuratamente e asciugateli. Sistemateli in una teglia da forno e cuoceteli a 150° per 50 minuti. Questi possono essere un ottimo spuntino spezza fame, oppure possono essere utilizzati nelle insalate, nel pesce, nella carne…il loro utilizzo è molto vario, proprio come la polpa!
Non mi resta che lasciarvi un’ultima ricetta fatta da una mia carissima amica (qui), forse una delle più classiche, ma anche una delle più squisite…la vellutata. Qui troverete una versione molto golosa, forse fin troppo…se siete a dieta, o comunque tenete alla vostra linea, vi consiglio di sostituire la crema di zola, con un formaggio più leggero, una ricotta si presta sempre bene!